Industria 4.0

Perizia Industria 4.0 asseverata: il nostro servizio alle imprese

La legge richiede che il perito sia semplicemente iscritto all’albo degli ingegneri o dei periti industriali, ma è fondamentale scegliere un perito con competenze nell’ambito delle di Industria 4.0, al fine di avere perizie precise che non diano adito a contestazioni in caso di ispezione.

La nostra perizia tecnica Industria 4.0

Il perito industriale iscritto all’albo professionale svolge l’analisi preliminare per verificare se il bene in questione può godere dei benefici della nuova legge di bilancio 2021 per il piano Industria 4.0, al fine di valutare tutti gli aspetti tecnici, di aggiornamento, di integrazione con i sistemi attuali e le eventuali modifiche software e hardware da intraprendere per un migliore e proficuo utilizzo del nuovo macchinario o sistema informatico.
Il nostro personale tecnico si incarica quindi di svolgere i sopralluoghi e l’analisi per la verifica della corrispondenza delle caratteristiche tecniche del bene, alla verifica dei requisiti di interconnessione come richiesto dalla normativa al fine di beneficiare del credito d’imposta industria 4.0.

Perizia industria 4.0 asseverata

Il tecnico non si limita a redigere la perizia Industria 4.0, ma ne assevera circa la veridicità dei contenuti e la correttezza/professionalità dimostrata nell’adempiere al compito assegnatogli. Se ne assume quindi tutte le responsabilità, confermandone la certezza dei contenuti “sotto la propria personale responsabilità” e attestandone, con apposita dichiarazione riportata nella perizia stessa, la veridicità; egli risponde, così, penalmente per eventuali falsi ideologici, oltre che materiali, in essa contenuti. La perizia giurata è il parere più forte dal punto di vista legale, ma anche la più “pericolosa” per il tecnico, in quanto, in caso di falsa attestazione giurata si configura il reato previsto all’art. 483 del codice penale. Quindi, oltre a redigere la relazione, il perito, assevererà circa la veridicità dei contenuti e firmerà il documento di fronte ad un pubblico ufficiale (cancelliere o notaio).

Benefici per acquisto di macchinari 4.0 a partire dal 2021

I nuovi benefici (credito di imposta per acquisto di macchinari Industria 4.0) si applicano a chi acquista macchinari 4.0 a partire dal 16 novembre 2020 e fino al 31 dicembre 2022. È ammesso anche il versamento di un acconto del 20% del totale del macchinario entro il 31 dicembre 2022, ma è fondamentale che il macchinario sia consegnato al massimo entro giugno 2023.
Per il credito di imposta la fruizione viene spalmata su 3 anni al posto dei 5 anni relativi agli acquisti del 2020.
Per i macchinari acquistati nel 2021 per valori inferiori a 2,5 milioni di Euro, il nuovo credito di imposta è del 50% (invece del 40% del 2020); è consentito il pagamento del 20% del macchinario entro il 31 dicembre 2021 ma lo stesso deve essere consegnato entro giugno 2022. Per i macchinari acquistati nel 2022, per valori inferiori a 2,5 milioni di Euro, il nuovo credito di imposta è del 40% (come già per il 2020); è ammesso il pagamento del 20% del macchinario entro il 31 dicembre 2022 ma lo stesso deve essere consegnato entro giugno 2023.
La perizia rimane obbligatoria per macchinari di valore superiore ai 300.000€, ma è fortemente consigliata anche per macchinari di valore inferiore a 300.000€.
La perizia deve essere asseverata (non è necessario che sia giurata) e rilasciata da un ingegnere o da un perito industriale iscritti nei rispettivi albi professionali o da un ente di certificazione accreditato. Sulle fatture e su tutta la documentazione di acquisto bisogna riportare la seguente dicitura: “Bene destinato alle agevolazioni di cui ai commi da 1054 a 1058 di cui all’art. 1 della legge 178/2020, nel rispetto delle condizioni di cui alla legge 232/2016 (art. 1 comma 1062 della legge 178/2020)”.

Ricordiamo, in caso di emissione senza la precedente dicitura, che è possibile correggere le fatture elettroniche, nelle modalità previste dalla Risposta 439 dell’Agenzia delle Entrate:

  • stampare il documento di spesa apponendo la predetta scritta indelebile e conservarlo;
  • ATTENZIONE: “la fattura sprovvista del riferimento all’articolo 1, commi da 184 a 197, della legge 27 dicembre 2019, n. 160, non è considerata documentazione idonea e determina, quindi, in sede di controllo la revoca della quota corrispondente di agevolazione”

Le imprese che si avvalgono dei crediti d’imposta per investimenti in beni industria 4.0 devono effettuare una comunicazione al Ministero dello Sviluppo Economico (MISE).
È in corso di predisposizione l’apposito decreto direttoriale per l’indicazione del contenuto, delle modalità e della data, nel corso del 2021, a partire dalla quale le imprese potranno effettuare l’invio della comunicazione in questione.